Verdi…l’Aida

Aida di Giuseppe verdi
Aida è un’opera in quattro atti di Giuseppe Verdi, su libretto di Antonio Ghislanzoni, basata su un soggetto originale dell’archeologo francese Auguste Mariette. Isma’il Pascià, Chedivè d’Egitto, commissionò un inno a Verdi per celebrare l’apertura del Canale di Suez (1868) nel 1860, offrendo un compenso di 80.000 franchi, ma Verdi rifiutò, dicendo che non scriveva musica d’occasione[1]. Invece, quando venne l’invito (Mariette mandò uno schema di libretto su un soggetto egiziano a Camille du Locle, direttore dell’Opéra-Comique di Parigi che lo sottopose a Verdi, che trovò la storia valida) a comporre un’opera per l’inaugurazione del nuovo teatro de Il Cairo, Verdi accettò il 23 aprile 1870.
Ellen Kent delivers a Verdi good opera | Wigan Today
Mariette scriveva a du Locle: «Ciò che il Viceré vuole è un’opera egiziana esclusivamente storica. Le scene saranno basate su descrizioni storiche, i costumi saranno disegnati avendo i bassorilievi dell’alto Egitto come modello». La prima dell’opera fu ritardata a causa della guerra franco-prussiana, dato che i costumi e le scene erano a Parigi sotto assedio. Il teatro del Cairo s’inaugurò invece con Rigoletto nel 1869. Quando finalmente la prima ebbe luogo ottenne un enorme successo e ancora oggi continua ad essere una delle opere liriche più famose. Verdi raggiunse un effetto sensazionale con l’utilizzo, nella Marcia trionfale, di lunghe trombe, del tipo delle trombe egiziane o delle buccine romane («…com’erano le Trombe nei tempi antichi»), appositamente ricostruite per l’occasione, ma dotate di un unico pistoncino nascosto da un panno a forma di vessillo o gagliardetto. La prima rappresentazione avvenne quindi al Teatro khediviale dell’Opera del Cairo il 24 dicembre 1871, diretta da Giovanni Bottesini. Per l’anteprima italiana sotto la sua diretta supervisione, Verdi scrisse una ouverture, che però alla fine non venne eseguita per un ripensamento, considerando il breve preludio più organico ed efficace. Verdi aveva anche scritto il ruolo di Aida per la voce di Teresa Stolz, che la cantò per la prima volta alla premiere di Milano. Il compositore aveva chiesto al fidanzato della cantante, Angelo Mariani, di dirigere la prima del Cairo, ma lui rifiutò, così la scelta cadde su Giovanni Bottesini. L’interprete di Amneris a Milano, Maria Waldmann, era la sua favorita per il ruolo e lo ripeté un numero di volte su sua richiesta. Aida è stata accolta con grande entusiasmo alla sua prima di Milano. L’opera fu presto montata nei principali teatri d’opera di tutta Italia, tra cui il Teatro Regio di Parma (20 aprile 1872), il Teatro di San Carlo (30 marzo 1873), La Fenice (11 giugno 1873), il Teatro Regio di Torino (26 dicembre 1874), il Teatro Comunale di Bologna (30 settembre 1877, con Giuseppina Pasqua nel ruolo di Amneris e Franco Novara in quello del re) e il Teatro Costanzi (8 ottobre 1881, con Theresia Singer come Aida e Giulia Novelli come Amneris), tra gli altri.
Aida an awe-inspiring accomplishment - Winnipeg Free Press

Un’opera meravigliosa che ha dato a Giuseppe Verdi ancora più amore dal suo pubblico. Ancora oggi ha un fascino stupendo. Con il passare del tempo, dei secoli potrà solo aumentare.

Orgoglio e gioia di noi Italiani amanti della musica lirica.

A teatro, quando finisce l’0pera è un’unico scroscio di applausi entusiasti…emozione pura.

Orofiorentino

Iniziativa estiva

Rosolio, vino liquoroso

N9468 BELLA BOTTIGLIA VERDE + 6 BICCHIERI CRISTALLO TIPO MURANO e ...
Servizio da Rosolio….foto web
Il rosolio è un tipo di liquore, o meglio una soluzione liquorosa, particolarmente diffusa nell’Italia rinascimentale, soprattutto alla corte di Caterina de’ Medici, che ne esportò l’utilizzo persino in Francia. Le cose buone si sa, sono spesso attribuibili alla fantasia delle ricette conventuali, alle operose mani delle suore e dalla loro capacità di abbinare diversi ingredienti mettendo su un connubio divino. Conosciuto come il rosolio più antico della Costa d’Amalfi, il Concerto è un liquore nato nell’antico conservatorio di Pucara, una frazione del comune di Tramonti.
Bottiglia di Concerto
Il nome deriva dal “Concerto” delle erbe e spezie utilizzare per la sua realizzazione. Le religiose di Tramonti avendo a disposizione una grande varietà di erbe e spezie come liquirizia, finocchietto, chiodi di garofano, noce moscata, stella alpina e mentuccia, decisero di unire il tutto con l’aggiunta di orzo e caffè, creando così un liquore amatissimo. La realizzazione del Concerto prevede un periodo di lavorazione abbastanza lungo. Le diverse erbe vengono macerate e lasciate in infusione nell’ alcool per ben 40 giorni, insieme alla buccia di un limone. Una volta pronto il preparato deve essere bollito con 4 litri d’acqua. Successivamente deve essere lasciato riposare per almeno due giorni e quindi va filtrato con un telo o una carta da filtro con cui foderare un imbuto. A questo punto bisogna far sciogliere a fuoco basso una piccola quantità di zucchero e alla fine aggiungere il caffè. Successivamente l’infuso deve essere nuovamente filtrato e bisogna aggiungere l’orzo.
Tramonti - Wikipedia
Tramonti, palazzo del Concerto
A questo punto mancano ancora 2 mesi prima di poter assaggiare il Concerto. Infatti dopo circa 60 giorni di risposo il composta deve essere nuovamente filtrato per evitare che eventuali residui, presenti sul fondo del contenitore, possano intaccare la qualità del prodotto. In Costiera Amalfitana sono presenti diversi laboratori che producono il Concerto seguendo ancora la ricetta tradizionale, senza l’utilizzo del preparato acquistabile in farmacia o in erboristeria. Per i turisti che visitano la Costiera Amalfitana assaggiare il liquore di Tramonti è un appuntamento irrinunciabile.
L'antico Conservatorio a Tramonti è soggetto a speculazione ...
Interno del palazzo Conservatorio, foto web
Credo che tutti noi ricordino il servizio di cristallo della nonna apposta per il rosolio. Tramandato da madre in figlia e quel delicato profumo mi torna alla mente…delicatezza del passato.
Il Rosolio più antico in un'armonia di sapori: il Concerto - itSalerno
Ecco la ricetta originale….
Alzando il piccolo bicchiere…cin, cin Orofiorentino Made in Italy