Le foglie rosse d’autunno volevano andare a ballare di nascosto dai loro alberi. Si misero d’accordo con il vento. La sera a notte alta: quando ormai il tepore era uscito con il sole… lui arrivò. Erano pronte: una ad una scapparono…lentamente senza far rumore. Il vento però si era dimenticato di dire che: una volta staccate non potevano tornare al loro albero. Così dopo una notte di follia fu la fine. All’alba gli alberi scoprirono l’inganno, piansero calde lacrime rabbrividendo ma poi uno di loro disse: “ Basta, è inutile. Ora l’inverno ci attende, dormiremo tranquilli… loro torneranno a Primavera” . Un grande sbadiglio vibrò nel bosco. Poco dopo la quercia già russava!
@ orofiorentino
Immagine da…ilpoetamaledetto.myblog.it
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fooorte
Grazieeeeeee, ciaooooo
come foglia
che cerca
il tepore
di una carezza
del vento
tremo
appeso sull’ultimo
fine ramo
del mio albero
genealogico
Bella, bravissimo e pensa che io sono proprio l’ultima di tutta la mia famiglia. Il mio albero resterà spoglio dopo di me….peccato. ciaoooooooooooooooooooo
DA LANOSTRACOMMEDIAJALESH2
jalesh ha detto:
20 ottobre 2015 alle 20:33 (Modifica)
Fervida immaginazione racconto bellissimo quasi una favola con un ottimo inserimento delle 5 parole proposte. Complimenti bravissima
Una storia molto originale!
Grazie 🙂